La linea tra orgasmo e povertà
“Addio amore mio, addio…” avrebbe voluto dirle così andandosene, ma il rumore del suo “vattene affanculo stronzo!” soffocava qualsiasi velleità di estremo romanticismo. Alla fine non aveva neanche tutti i torti, ma perché proprio quel giorno sia dovuta tornare prima dal lavoro non lo aveva ancora capito. La sua amante non se l’era passata tanto meglio, chissà quanti suoi capelli erano rimasti sullo scendiletto o in giro per la stanza… Si lasciò scappare un sorriso, ma solo perché era riuscito in extremis a raggiungere l’orgasmo, ma sapeva che quella sensazione sarebbe presto svanita, lasciando spazio all’ inevitabile sensazione di vuoto.